Qualora il verbale di accertamento di infrazione del Codice della Strada sia stato notificato presso una sede diversa dalla sede legale, in violazione del disposto di cui all’art. 145 c.p.c,, in ragione del trasferimento della detta sede legale dall’indirizzo ove è stata – poi – eseguita la notifica, la detta notificazione non può essere ritenuta valida se non risulta dimostrato dal Comune che, nonostante la variazione della sede legale, nel luogo di notifica si debba individuare la sede effettiva della società o la sede operativa, né dalla visura della società si desume la sussistenza di sedi secondarie.
La valenza presuntiva della dichiarazione resa all’agente postale dal ricevente della sua qualità di addetto alla ricezione degli atti per conto della società presuppone pur sempre che il consegnatario si trovi presso la sede della persona giuridica destinataria (nel caso in esame, invece: non è provato che all’epoca della notifica l’indirizzo di notifica corrispondesse alla sede legale o ad una delle sedi operative della società; il ricevente si è qualificato come impiegato mentre dal bilancio va ritenuta confermata l’allegazione secondo cui in tale annualità non vi erano dipendenti della società, non risultando indicati costi per salari e stipendi nel conto economico).
NDR: in senso conforme alla seconda massima Cass. 15798/2010 e 32981/2018.
Tribunale di Milano, sentenza del 14.9.2022, n. 7121
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