Qualora, in seguito a sinistro stradale, l’assicurato abbia azionato la polizza infortuni chiedendo l’indennizzo, e lo abbia ottenuto solo dopo l’invio di plurime richieste da parte del legale (mai riscontrate dalla assicurazione che neppure riteneva di partecipare all’incontro di mediazione), liquidato dopo oltre due anni dalla prima richiesta per la sola quota capitale, senza alcun riconoscimento di spese legali sopportate pe l’assistenza nella fase stragiudiziale, va affermato che l’esborso per l’assistenza legale integra un danno, conseguenza immediata e diretta del ritardo con il quale l’assicurazione ha adempiuto al suo obbligo di corrispondere l’indennizzo (nella specie, quindi, non è convincente l’argomentazione secondo cui il contratto assicurativo non contemplava anche i danni indiretti, nei quali la assicurazione riconduce anche le spese legali sopportate dall’assicurato nella fase stragiudiziale per farsi assistere, per sua libera scelta, da un legale; non è all’oggetto del contratto assicurativo che si deve volgere l’attenzione, bensì al ritardo con il quale quel contratto è stato adempiuto dall’assicurazione, con conseguente obbligo di risarcire il danno che ne sia conseguenza immediata e diretta; danno nel quale vanno ricondotte le spese di assistenza legale stragiudiziale che sono state necessarie per garantire il diritto all’indennizzo).
Tribunale di Milano, sentenza del 15.2.2021, n. 1367
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