Area aeroportuale comprendente più comuni: competenza all’accertamento delle violazioni al C.d.S.

Il conferimento alla competente autorità del potere di regolamentare la circolazione stradale per tutta l’estensione dell’area aeroportuale ha carattere necessariamente unitario e coinvolge tutti gli organi e corpi che svolgono servizi di polizia in tale territorio. Il criterio di collegamento della competenza non è rinvenibile pertanto solo nel territorio del comune cui appartiene l’area aeroportuale, ma si estende necessariamente alla intera estensione della stessa, in quanto elevata dalla stessa legge a circoscrizione unitaria, soggetta al medesimo potere di regolamentazione. La competenza all’accertamento delle violazioni, pertanto, nel caso in cui la suddetta area comprenda più comuni, è data dalla combinazione dei criteri fondati sul territorio del comune e su quello dell’area aeroportuale, senza che il primo possa prevalere sul secondo. La speciale competenza attribuita dall’art. 6, comma 7, c.d.s. all’autorità aeroportuale in materia di circolazione stradale all’interno dell’area di competenza comporta così che, nel caso in cui essa ricada su più comuni, la predetta autorità possa avvalersi ai fini dell’espletamento del servizio di polizia e dell’accertamento delle violazioni, in coordinamento con i comuni interessati, di tutti i corpi di polizia municipale dei diversi comuni. Questa interpretazione della disposizione in esame risponde altresì al criterio di ragionevolezza in funzione dell’interesse protetto dalla legge, che coincide nel caso di specie, come recita l’art. 1 della legge n. 33 del 2012, anche con la sicurezza degli aeroporti e della utenza

Cassazione civile, sezione seconda, sentenza del 27.2.2024, n. 5124

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