Le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere periodicamente tarate e verificate, indipendentemente dal fatto che funzionino automaticamente o alla presenza di operatori ovvero, ancora, tramite sistemi di autodiagnosi; in presenza di contestazione da parte del soggetto sanzionato, peraltro, spetta all’Amministrazione la prova positiva dell’iniziale omologazione e della periodica taratura dello strumento.
Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 14.03.2022, n. 8236
Per accedere ai contenuti, acquista l’accesso alla banca dati per 1 anno