Investimento: risarcimento del danno da reato e prove raccolte in sede penale

Il giudice civile, investito della domanda di risarcimento del danno da reato, ben può utilizzare, senza peraltro averne l’obbligo, come fonte del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale definito con sentenza passata in giudicato e fondare la propria decisione su elementi e circostanze già acquisiti con le garanzie di legge in quella sede, essendo in tal caso peraltro tenuto a procedere alla relativa valutazione con pienezza di cognizione al fine di accertare i fatti materiali all’esito del proprio vaglio critico (fattispecie in tema di investimento di un pedone: il tribunale osserva che parte convenuta non ha aderito all’offerta dell’attrice di tenere come ferma la determinazione della responsabilità dichiarata in sede penale, per cui è necessario indagare anche la ripartizione delle colpe dei soggetti coinvolti nel sinistro, precisandosi al riguardo che si può esaminare il materiale probatorio raccolto in sede penale per giungere alla determinazione di una diversa ripartizione di responsabilità).

NDR: in tal senso Cass. n. 12164 del 07/05/2021.

Tribunale di Lecce, sentenza del 21.10.2021, n. 2818

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