Nella determinazione del grado di efficienza causale dei comportamenti dei conducenti nella dinamica di un sinistro stradale, è corretta l’applicazione da parte del giudice del criterio della priorità della condotta nell’originare il sinistro al fine di determinare il quantum debeatur in favore degli eredi del conducente deceduto (nel caso di specie, veniva attribuita la maggiore responsabilità – 60% – ad uno dei conducenti che, non avendo rispettato il segnale di precedenza e avendo invaso l’opposta corsia di marcia, aveva originato una situazione di estremo pericolo – criterio della priorità della condotta -, rispetto all’altro conducente – 40% – che aveva tenuto una velocità non consona alla situazione ambientale).
Cassazione civile, sezione terza, sentenza del 17.03.2021, n. 7406
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