L’automobilista è responsabile per le lesioni al pedone che attraversa sulle strisce – anche se col semaforo rosso – se l’auto superava i limiti di velocità imposti e la velocità tenuta non era consona allo stato dei luoghi. Nel caso di specie, i profili di colpa quali la velocità del mezzo superiore al limite imposto per lo specifico tratto di strada – 83 km/h a fronte di un limite di 50 km – e comunque non adeguata allo stato dei luoghi – trattandosi di attraversamento pedonale evidenziato con segnaletica verticale e orizzontale posto in prossimità di un sito commerciale a margine della strada ben visibile dalla carreggiata -, il mancato arresto tempestivo del veicolo e la condotta di guida imprudente e negligente del conducente elidono la rilevanza della circostanza che l’impianto semaforico avesse o meno il segnale di rosso per il pedone al momento dell’attraversamento.
Cassazione penale, sezione quarta, sentenza del 7.9.2021, n. 32963
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