Qualora il ragionamento presuntivo si sia basato soltanto sulle dichiarazioni di parte attrice e su quelle de relato actoris fatte al teste, senza essere sostenuto
È apodittica la motivazione secondo la quale non sia dato comprendere perché i maggiori danni riportati da un’autovettura coinvolta nel sinistro rispetto all’altra facciano presumere
Va confermata la sussistenza dell’onere di sollevare l’eccezione di incapacità a testimoniare in sede di assunzione della prova, o nella prima difesa successiva, o al più
È motivazione adeguata quella con la quale si sia ritenuto che il pedone, avendo camminato fuori del centro abitato, lungo una strada a due sensi di marcia,
La domanda di risarcimento del danno patrimoniale da lucro cessante per asserita impossibilità di lavorare nei mesi successivi al sinistro è radicalmente improponibile per estraneità
In ordine all’art. 148 del codice delle assicurazioni private, è manifestamente privo di pregio l’assunto che quanto manifestato dall’assicuratore stragiudizialmente ai sensi di tale norma
La circostanza della successiva notificazione dell’intimazione di pagamento per la medesima cartella, contrariamente a quanto affermato dal tribunale, non può affatto comportare, di per sé,
L’omessa tempestiva proposizione dell’opposizione agli atti esecutivi volta a far valere la nullità dei successivi atti esecutivi (o della procedura di riscossione), per l’omessa o
In tema di assicurazione obbligatoria dei danni derivanti da circolazione di veicoli, l’impresa designata ai sensi dell’art. 19 della legge 24 dicembre 1969, n. 990
L’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito si presume responsabile, ai sensi dell’art. 2051 cod. civ., dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse
