In materia di assicurazione della responsabilità civile, l’assicurato ha diritto di essere tenuto indenne dal proprio assicuratore delle spese processuali che è stato costretto a rifondere al terzo danneggiato (c.d. spese di soccombenza) entro i limiti del massimale, in quanto costituiscono una delle tante conseguenze possibili del fatto illecito, nonché delle spese sostenute per resistere alla pretesa di quegli (c.d. spese di resistenza), anche in eccedenza rispetto al massimale purché entro il limite stabilito dall’art. 1917, comma 3, c.c., in quanto, pur non costituendo propriamente una conseguenza del fatto illecito, rientrano nel “genus” delle spese di salvataggio (1914 c.c.) perché sostenute per un interesse comune all’assicurato ed all’assicuratore; le spese di chiamata in causa dell’assicuratore non costituiscono invece né conseguenza del rischio assicurato né spese di salvataggio, bensì comuni spese processuali soggette alla disciplina degli artt. 91 e 92 c.p.c.
In tema di assicurazione della responsabilità civile, in caso di contratto cd. “multirischio”, contenente, oltre alla garanzia della responsabilità civile dell’assicurato, anche la copertura del rischio di sostenere esborsi per la tutela legale, le spese sostenute dall’assicurato per resistere alla domanda risarcitoria proposta nei suoi confronti dal terzo danneggiato (cd. “spese di resistenza”), rientrano “ope legis” nella prima copertura, sino al limite di un quarto della somma assicurata, ai sensi dell’art.1917, comma 3, c.c., sicché eventuali clausole limitative del rischio per la sola tutela legale sono inopponibili dall’assicuratore ove la domanda di rifusione delle spese di resistenza sia contenuta nei suddetti limiti.
Nel caso di cui le parti abbiano stipulato un patto di gestione della lite, intesa come lecita modalità sostitutiva dell’obbligo di rimborso delle spese di resistenza posto dall’art. 1917 comma 3 c.c., l’assicuratore che si sia fatto carico di gestire la lite assume direttamente l’obbligo di concorrere o di pagare direttamente le spese di giudizio, restando l’assicurato dall’onere di anticipare le stesse.
NDR: in senso conforme alla prima massima Cass. 18076/2020, alla seconda Cass. 3011/2021 e alla terza 14107/2019.
Tribunale di Milano, sentenza del 14.3.2022, n. 2187
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