In tema di responsabilità civile per danni da cose in custodia ex art. 2051 c.c., quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l’adozione da parte del danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze, tanto più incidente deve considerarsi l’efficienza causale del comportamento imprudente del medesimo nel dinamismo causale del danno, fino a rendere possibile che detto comportamento interrompa il nesso eziologico tra fatto ed evento danno. Si tratta, però, di possibilità, e non certo di un necessario automatismo.
Cassazione civile, sezione sesta, ordinanza del 17.11.2021, n. 34878
Per accedere ai contenuti, acquista l’accesso alla banca dati per 1 anno