Assenza dei requisiti morali: è legittimo il diniego automatico del prefetto al conseguimento della patente di guida

In merito all’art. 120 C.d.S., la Corte Costituzionale è intervenuta con varie sentenze a dichiararne l’illegittimità costituzionale riguardo all’ipotesi di revoca automatica della patente da parte del prefetto. Per la Corte l’automatismo della revoca della patente non è paragonabile all’atto di diniego, in quanto quest’ultimo opera a monte del conseguimento della patente e non incide su alcuna aspettativa consolidata dell’interessato.

Da tempo, inoltre, la giurisprudenza costituzionale ha posto in risalto che, poiché nessuna norma costituzionale assicura indistintamente a tutti i cittadini il diritto di guidare veicoli a motore, non viola la Costituzione la legge ordinaria che consente l’esercizio del diritto solo a chi abbia certi requisiti: di modo che la patente, come è concessa caso per caso in applicazione d’una norma di legge ordinaria, così può essere tolta, in virtù di un’altra norma di legge ordinaria, senza che ne soffra la libertà di circolazione costituzionalmente garantita.

Corte Costituzionale, sentenza del 12.07.2021, n. 152

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